Qualche commento sul libro “Grammatica cinese. Le parole vuote del cinese moderno”

Sono arrivato alla lezione 19 (di venti) nel mio libro di testo e comincio a sentire l'esigenza di un testo che dia maggiore "struttura" alla parte grammaticale: in particolare avverbi, congiunzioni, e particelle varie che nel cinese sono essenziali per la costruzione delle frasi, specie tenendo conto del fatto che i verbi non si coniugano e quindi il senso del tempo e della condizionalità/possibilità sono veicolati proprio attraverso queste strutture.

Dopo un giro nelle vari siti, ho deciso di acquistare il testo di Chiara Romagnoli "Grammatica cinese. Le parole vuote del cinese moderno", di cui riporto qui sotto la descrizione ufficiale presa da Amazon.

"Questo volume presenta un'accurata descrizione dei principali avverbi, congiunzioni, particelle e preposizioni del cinese moderno.Il testo include parole corrispondenti ai diversi livelli (1-6) della certificazione cinese "Hanyu shuiping kaoshi" e può essere consultato sin dalla fase iniziale dell'apprendimento della lingua, ma è in particolare rivolto a studenti di livello intermedio e avanzato, già in possesso dei rudimenti della scrittura e delle strutture sintattiche di base. Il volume è diviso in quattro capitoli, ciascuno dedicato a una classe lessicale. Ogni capitolo si apre con una breve introduzione che ha lo scopo di illustrare l'origine, la funzione, la posizione e la classificazione delle parole prese in esame. All'introduzione seguono le schede dedicate ai lemmi, nelle quali ogni spiegazione è arricchita da esempi tratti da grammatiche cinesi, testi di letteratura contemporanea e articoli di stampa. Apposite tabelle e spiegazioni finali con frequenti rimandi interni evidenziano in modo contrastivo l'uso di parole dal significato simile o che possono creare problemi d'uso per l'apprendente italiano."

Ho trovato molto chiara la struttura del libro: i principali avverbi, preposizioni & co sono presentati uno per pagina (con indicato il livello HSK se possibile), con chiare note sull'utilizzo e molti esempi associati. Anche al mio livello di Newbie si tratta di un supporto molto valido in quanto quasi tutte le parole di questo tipo hanno valenze differenti in base alla loro collocazione nella frase e all'associazione con verbo/aggettivo/sostantivo.

Durante lo studio di questi mesi è capitato spesso che la stessa parola sia apparsa in diverse lezioni con significati simili (ma allo stesso tempo differenti), creando il problema di creare una chiara risposta alla domanda "qual'è la traduzione di ___ ?"; il libro di Chiara Romagnoli mi ha permesso di riprendere tutte queste "apparizioni" dello stesso termine e consolidarle in una definizione completa e consolidata.

La presenza del livello HSK (per i termini inclusi in queste liste ovviamente) è di grande aiuto in quanto mi permette di sfogliare il testo fermandomi solo sui termini che so essere più vicini al mio livello di competenza: in altre parole, inutile spendere tempo su un avverbio di livello 4 o superiore, per adesso mi accontento di una singola "traduzione" anche se incompleta.

In conclusione mi sento di consigliare questo volume a tutti Newbies che vogliono rafforzare la conoscenza sulle strutture "accessiore" del cinese (avverbi, congiunzioni, preposizioni, particelle): non ne sentirete la necessità nei primi mesi di studio ma arrivati ad un certo punto (intorno ai livelli HSK II o A2) la grammatica delle "parole vuote" diventa un passaggio quasi obbligatorio.

E sono certo che per coloro che hanno competenze superiori alla mia il libro offra notevoli spunti di analisi e possa risultare di notevole interesse.

Grammatica cinese. Le parole vuote del cinese moderno, di Chiara Romagnoli
Editore: Hoepli
Collana studi orientali
304 pagine

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