Una “recensione” del libro “Dialogare in cinese”

Seguendo il consiglio di uno dei coraggiosi lettori di questo blog ho acquistato il testo "Dialogare in cinese: volume 1" di Magda Abbiati, edito dalla veneziana Cafoscarina (474 pagine, 45 Euro, ISBN 9788875432751).

Premetto subito che il mio livello di competenza non mi permette di fare una "recensione" né tantomeno di poter fare una critica oggettiva e circostanziata. Quanto leggete quindi sono delle impressioni personali, e li mio obiettivo è semplicemente quello di condividere quanto il testo possa essere di aiuto per lo studio da autodidatti.

Il titolo completo "Dialogare in cinese. Corso di lingua colloquiale" da' una buona idea del tipo di contenuto: rappresenta in forma cartacea quello che i podcast di ChinesePod fanno, ovvero concentrare l'attenzione dello studente su frasi di uso comune come base di lavoro per lo studio.

Le lezioni sono strutturate su temi di uso quotidiano quali i saluti, chiedere numeri di telefono, chiedere i prezzi. Questa impostazione è molto utile in quanto permette di costrure quel famoso contesto di cui ho già più volte parlato, ovvero il legame tra le parole e il loro utilizzo corrente, la parte di semantica e di cultura associata. Non mi stancherò di ripeterlo: imparare un carattere solo ripetendone la pronuncia o riproducendone i tratti è molto faticoso e decisamente meno efficente di collocare il carattere stesso nel giusto contesto.

Per ogni lezione viene proposto un brevissimo dialogo, una lista di vocaboli legati all'argomento della lezione, una lettura seguita da alcune note sul significato e uso dei termini visti nel dialogo/lettura. Seguono gli esercizi e un bellissimo sussidio per la scrittura, con l'ordine di scrittura dei caratteri principali visti nella lezione (i caratteri sono stampati in nero e rosso per mettere in evidenza le componenti: nelle prime lezioni la griglia è più ampia e viene anche indicata la direzione del tratto)

Il giudizio compessivo è decisamente positivo: l'organizzazione è chiara e il contesto ben posizionato. La parte di scrittura in particolare è una delle migliori che abbia visto su un supporto cartaceo, molto efficace. Gli esercizi sono tutti (o quasi) corredati da soluzioni e questo è molto importante per chi non ha dietro le spalle un insegnante.

Detto questo, se si parte da zero e si lavora da soli (come nel mio caso) trovo che il testo "Il cinese per gli italiani" (Hoepli) sia forse più adatto: nel "Il cinese per gli italiani" le note e la grammatica sono a mio (modestissimo!!!) parere strutturate meglio per un apprendimento progressivo. D'altro canto, come sapete, io ascolto di podcast per la parte "colloquiale" e uso il testo per solidificare le competenze.

Il contesto è invece migliore in "Dialogare in Cinese": anche la parte esercizi e letture mi sembra avere qualche punto in piu. la soluzione quindi per me è molto semplice: continuerò lo studio strutturato sul mio "vecchio" testo e farò invece uso del nuovo volume per migliorare l'apprendimento dei vocaboli.

Se non ve la sentite di ascoltare dei podcast in inglese che insegnano il cinese (!!) penso che questo secondo testo rappresenti invece una migliore alternativa per iniziare: come detto la struttua dei dialoghi attorno ad un particolare tema è per me molto efficace.

Giudizio complessivo: 90/100

Nota di servizio: il libro ha anche un CD con le parti audio a supporto, ma purtroppo la copia che ho ricevuto manca di questo essenziale sussidio (!!!!!): spero vivamente di riuscire a recuperarlo via Hoepli o direttamente.dall'editore – vi aggiornerò in merito (fatto!: leggi l'articolo del 17 settembre).

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