Radicali: un primo passo

Tutti qualli che si sono avvicinati al Cinese prima o poi arrivano al tema dei Radicali: non ho quindi bisogno di spiegare cosa siano, il che è un bene vista la mia limitatissima cultura in merito. Dopo 10 mesi di studio sono finalmente giunto al punto di scontrarmi anch'io con questi elementi essenziali della lingua cinese e credo possano essere utili agli altri Sinonauti alcune personalissime considerazioni in merito.

Il mio libro di testo (ma questo è comune a tutti i testi introduttivi) mi ha "propinato" nel corso delle prime venti lezioni la lista completa dei Radicali ma la mia mente matematica mi ha portato a fare alcune osservazioni:

  • nella fase iniziale dello studio un radicale non è poi tanto differente da un "carattere" completo (definizione, pinyin…)
  • il livello A2 (HSK 2, quello che sto studiando) richiede di riconoscere circa 300 parole, composte da uno o due caratteri ciascuna.
  • i radicali sono 214

Da queste premesse risulta chiaro che almeno in una fase iniziale lo studio dei 214 radicali comporta un aggravio cognitivo importante in quanto si tratta di 214 "aggiuntivi" rispetto alla già importante lista di 300 parole da studiare: questo è parzialmente mitigato dal fatto che alcuni radicali sono utilizzati come parole vere e proprie, il che riduce il numero totale ma solo di qualche unità. In ogni caso ho trovato l'analisi dei radicali abbastanza difficile da giustificare nella prima fase dello studio: tutto questo ovviamente cambia quando si arriva al punto di dover supereare questa fase iniziale (200-300 parole) per passare alla successiva (600-1200 parole) e progredire verso la conoscenza approfondita (5000+ parole) della lingua Cinese.

Quello che è mi apparso chiaro, dopo 10 mesi (!!), è che per poter apprendere un numero importante di parole non è possibile un approccio brute force come quello da me adottato, nel quale si ripete in modo ossessivo e martellante un catrattere fino a che, come nei cani di Pavlov, all'apparire dei caratteri sullo schermo il nostro cervello produce la corretta definizione e pronuncia.

In questa direzione ho trovato molto interessante l'articolo (in inglese) che trovate a questo indirizzo: http://www.hackingchinese.com/?p=177 e che ovviamente vi consiglio. L'articolo spiega in modo chiaro come i radicali rappresentino la "cassetta degli attrezzi" per la comprensione delle parole cinesi, e l'analogia mi è molto piaciuta in quanto per utilizzare in modo corretto una pinza occorre comunque una discreta pratica (se non si vogliono disintegrare le proprie dita).

L'articolo poi riporta la considerazione che non tutti i radicali hanno la stessa frequenza d'uso, specie se si considerano solo i 2000 caratteri più utilizzati: con questo campione più ridotto è possibile identificare i 100 radicali a maggior frequenza, e quindi l'autore consiglia di iniziare lo studio da questi. Ho chiaramente sposato in pieno questa proposta in quanto potrò sempre espandere lo studio ai restanti 114 radicali in un secondo tempo. L'autore propone la lista dei caratteri in formato Anki e in formato testuale (si veda l'articolo per i dettagli). Io ho ripreso la lista e creato un file Excel con una formattazione pensata allo studio: questo file è a mio parere molto utile in quanto l'autore dell'articolo ha aggiunto alcune note interessanti (ad es. sui caratteri simili) e un campione di 5 caratteri che includono il radicale (caratteri scelti proprio tra i 2000 più frequenti)

In aggiunta ho creato un PDF con i 100 radicali in modo da facilitarne ulteriormente lo studio:

http://zak965.it/cinese/wp-content/uploads/2013/03/100radicals.pdf

Se avete dei commenti in merito a come/quando avete iniziato uno studio "serio" dei radicali non abbiate timore: postateli qui in modo da poterli condividere con tutti quelli che, come me, sono agli inizi di questa nuova avventura.

 

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