L'obiettivo di questo eBook è quello di fornire alcuni suggerimenti l'apprendimento dei caratteri cinesi, tema certamente molto caro a tutti gli studenti, non solo per quelli alle prime armi; sussidi in Italiano su questo argomento sono davvero rari, e quindi con vero interesse mi sono lanciato nella lettura. Ed ecco le mie impressioni "a caldo".
Nel primo capitolo, Immagini Cinesi, viene mostrato l'uso di uno degli strumenti di memorizzazione più potenti, ovvero la tecnica con la quale si lega un carattere (struttura, pronuncia, significato) ad una piccola storia di fantasia.
Sebbene appaia all'inizio un pò assurdo creare un'intera storia per ricordare un singolo carattere, in realtà le cose vanno in modo diverso in quanto l'efficacia della memorizzazione è funzionale del "contesto" associato a quanto vogliamo ricordare. Il nostro cervello è molto bravo a ricordare piccole storie (non ci servono tutti i dettagli per farlo): applicando questa capacità allo studio dei caratteri cinesi si possono "arricchire" i singoli caratteri con la storia ad essa associata.
La difficoltà ovviamente è quella di creare una storia adatta: il libro ne propone un paio molto divertenti ma questo, va detto, dipende anche dal fatto che l'autore, Stefano Misesti, sia un illustratore e un pittore. Il sottoscritto, totalmente negato per la parte grafica, può comunque confermare che la tecnica risulta decisamente efficace: visto il "costo cerebrale" associato la riservo ai caratteri più ostici.
Seguendo i link proposti dall'ebook sono arrivato al sito di Misesti dove ho trovato una ricca collezione di idee, di cui conto di parlare in un prossimo articolo: consiglio ovviamente anche a voi di seguire il link proposto nell'ebook.
Secondo Capitolo: Imparare Giocando.
L'autrice qui espone una serie di strumenti ludici (cruciverba, sudoku) da poter utilizzare per rendere meno noiosa la fase di apprendimento di caratteri (e numeri). Le idee interessanti che potrete scovare in questo capitolo sono molte: cito ad esempio quella dalla creazione di fumetti basandosi sulle frasi da apprendere. In rete si trovano molti strumenti gratuiti che permettono di creare fumetti anche a chi, come me, è negato graficamente: l'idea di usarli per lo studio del cinese non mi era davvero venuta ma conto di esplorarla nel prossimo futuro (in particolare considerando che sono un grande consumatore di fumetti).
Capitolo 3: Sbagliare per imparare.
Il tema di questo terzo capitolo è lo studio del cinese da autodidatta (i Sinonauti sono molti più di quelli che immaginavo!): l'esperienza dell'autrice, ed in particolare l'importanza di YouTube nel suo percorso, è molto istruttiva per chi sta affrontando lo studio in solitaria. Confrontarsi con i pro e i contro dello studio da autodidatta, specie quando sono esposti da coloro che sono riusciti a superare le molte insidie di questo approccio, permette di recuperare la necessaria Motivazione e Passione che sono le due risorse principali dell'autodidatta (e che come tali, si consumano con il tempo); e certo occorre un po' più di coraggio anche nello sbagliare, specie quando si affronta il tema della conversazione.
Capitolo 4: Il cinese tra suoni e toni
Qui tutta l'attenzione va alla parte "musicale" del cinese, ovvero lo studio dei suoni e dei toni: l'importanza di questa componente diventa chiara fin dalla prima lezione, quando si scopre come una stessa "parola" pronunciata in modo leggermente differente possa assumere significati molto diversi. Anche in questo capitolo ho trovato diversi interessanti spunti per lo studio, ad esempio l'utilizzo dei "chengyu", oltre a molti suggerimenti pensati per il pubblico italiano.
Capitolo 5: Mettetevi Scomodi
Quanto può essere importante Il fattore "scomodità" nello studio ? Il termine in questo capitolo descrive una situazione di allontanamento dalla "comodità" della lingua nazionale in un ambiente di studio e/o lavoro; di fronte a persone di differenti nazionalità il punto di partenza proposto dall'autrice è "considerare l'uso della propria lingua madre un tabù" e fare leva sulla scomodità per vincere la propria pigrizia. Partendo da questo presupposto, specie per gli autodidatti (che non hanno un insegnante/guida) la ricerca di una posizione "scomoda" diventa quindi molto importante: la scomodità diventa la chiave per aprire nuove occasioni di ascoltare, parlare e quindi imparare a conoscere la lingua cinese (il tema vale ovviamente per qualsiasi esperienza di studio).
Giudizio complessivo: 95/100
Il Cinese Senza Nodi mi è davvero piaciuto molto: l'ebook propone idee interessanti, percorsi di studio da personalizzare e link verso autori (italiani) che hanno molto da dire agli studenti, autodidatti o no, della lingua cinese
Non troverete qui "risposte" alle vostre domande, né magici segreti per imparere una lingua in 20 giorni: quello che potete scoprire è invece un piccolo tesoro di idee e spunti da approfondire. E visitate i link degli autori, ne vale decisamente la pena. Grazie agli amici di
LTL Mandarin School per la segnalazione!
Assolutamente consigliato.