Codici promozionali per ChinesePod

Come sapete utilizzo praticamente da sempre i servizi di ChinesePod (http://chinesepod.com/), considerato un po' da tutti gli "esperti" il migliore sito di podcast presente in rete. Premetto subito che non ho alcun ritorno econonico nella pubblicità a questo sito: il motivo di questo articolo riguarda due codici promozionali da poche ore resi disponibli da ChinesePod via twitter

Codice: Lightning

Con questo codice avete uno sconto di 100$ sul pacchetto premium annuale: il pacchetto premium è quello che suggersisco in quanto mette a disposizione non solo il podcast stesso ma anche la review delle parole (in MP3), il testo della lezione,l'accesso alla pagina web (con testo e contenuti accessori) e l'APP per iOS o Android. Con questo codice il costo per un anno diventa 249$-100$=149 dollari, ovvero circa 113 euro: meno di 10 euro al mese per questo servizio è davvero una grandissima occasione.

Il secondo codice è ChinesePodNOW

Questo codice vi permette di attivare una nuova sottoscrizione ad un solo penny! Se volete provare ChinesePod a costo zero questo è il vostro momento.

Buono studio a tutti e Forza Italia!

ChinesePod e Anki: FlashCard a confronto e un template per importare le parole in Anki

Una delle funzioni primarie del sito ChinesePod è, per me, quella di gestire il vocabolario di parole sulle quali sto lavorando: ogni volta che in una lezione o podcast incontro una parola nuova "rilevante" (ovvero facente parte dell'HSK 1-3 o comunque di uso frequente) la salvo nel vocabolario di ChinesePod.

Dal vocabolario posso effettuare due funzioni essenziali:

  • far pratica di scrittura delle parole (con la versione semplificata di Skritter che il sito mette a disposizione)
  • studiare le parole come Flashcards (il sistema genera automaticamente le card)

In merito allo studio delle parole come Flashcards, il servizio di ChinesePod è abbastanza essenziale: le schede (una per parola) sono presentate in sequenza e il sistema tiene conto della percentuale di successo in base a quale bottone viene selezionato (OK, NO). Manca però un'aspetto rilevante dello studio con le FlashCard, ovvero la possibilità di scadenzare la presentazione delle schede in base alla loro familiarità: in altri termini, le parole che sono state indicate come "facili" verranno presentate meno frequentemente, mentre i termini più difficili da memorizzare saranno presentati com maggiore frequenza (anche + volte nella stessa sessione se necessario).

Questa funzione come detto manca nel sito di ChinesePod, che per ovviare a questo inconventiente (e all'accesso online obbligatorio) mette però a disposizione la possibilità di esportare la lista dei vocaboli verso altri sistemi, ed in particolare Anki (di cui ho già parlato in questo blog). Anki è molto più ricco e sofisticato nella gestione delle Flashcard e quindi rappresenta il naturale complemento per lo studio delle parole: nonostante in Anki siano disponibili moltissime liste già pronte, è a mio parere molto importante poter lavorare sulle proprie liste di vocaboli, ovvero quelle sulle quali si sta focalizzando l'attenzione anche sugli aspetti grammaticali e semantici; la memorizzazione dei caratteri dal solo punto di vista grafico è secondo me molto povera, in quanto non si riesce realmente ad apprendere la parola, non allacciandola al contesto complessivo (vocale, grammaticale).

Gestire il proprio vocabolario con ChinesePod e poi studiarlo come Flashcard in Anki rappresenta quindi un'ottima strategia: il problema nasce nel passaggio dei vocaboli da un sistema all'altro. Quando infatti si esportano i vocaboli da ChinesePod e li si importanto in Anki si ottiene un mazzo con solo i caratteri cinesi e traduzione, come nell'esempio qui sotto

Manca quindi il pinyin e il carattere cinese è veramente piccolo: mi ci sono voluti 15 minuti per sistemare entrambi i problemi e ottenere il risultato che vedete qui sotto

Ora, senza modestia, io "smanetto" con i programmi da sempre, e quindi temo che i miei 15 minuti possano diventare molti di più per i non addetti ai lavori (Anki non è proprio intuitivo). Ho pensato quindi di facilitare le cose creando un template per Anki: si tratta di un file vuoto già pronto per importare i dati da ChinesePod: basta aprire il file "ChinesePod template.anki" che trovate qui sotto e importare il file .txt che ChinesePod produce et voilà.

Template Anki per ChinesePod (.anki)

Il template funziona certamente su Windows 7, non sono sicuro per gli altri sistemi

Una nota più "tecnica": ChinesePod permette di esportare una lista di parole nel formato

<cinese>TAB<traduzione inglese>TAB<pinyin>

questa struttura a tre campi è abbastanza semplice da potere essere utilizzata anche per le proprie liste di parole: potete quindi utilizzare il mio template per importare una lista di vocaboli strutturata in questo modo e preparata da voi con un qualsiasi programma di testo (quale ad es. Notepad).

 

Flashcards: un’occhata al programma Anki

In un precedente post ho parlato delle Flashcard e di Anki: oggi vorrei aggiungere qualche ulteriore informazione proprio in merito ad Anki.

Il programma Anki, gratuito per tutte le piattaforme ad eccezione dell'IOS, è disponible al sito http://ankisrs.net/: le funzioni che mette a disposizione sono le classiche dei programmi per le Flashcard, ovvero la gestione dei gruppi ("mazzi") di schede, la relativa presentazione e la tracciatura dei risultati. L'aspetto maggiormente interessante è la ricca disponibilità di mazzi già preparati con schede relativa alla lingua cinese, in particolare quelli organizzati attorno ai livelli HSK: la maggior parte sono di mazzi in inglese ma ci sono anche mazzi in italiano. Tenendo conto delle numerose piattaforme hw/sw per il quale Anki è disponibile (Windows, Linux, Mac OS, Android, IOS) questo programma ha le carte in regola per essere un ottimo supporto allo studio della lingua cinese.

Una volta installato il programma, selezionando il menu File/Scarica/Mazzo Condiviso è possibile accedere alla libreria di mazzi messa a disposizione gratuitamente: oltre ai mazzi relativi allo studio del cinese sono disponibili file su molti altri temi e lingue.

Sto al momento utilizzando il mazzo "newHSK 1-4" che contiene i vocaboli relativi ai livelli 1-4: questo permette di visualizzare, tra le altre, le schede relative alle 150 parole relative all'HSK 1 e verificare, a fronte della parola presentata in cinese, se si conosce o meno il relativo significato e la versione pinyin – qui sotto un esempio della schermata tipo

 

E' possibile personalizzare la presentazione in molti modi: stabilendo ad esempio un tempo limite per la presentazione e la frequenza di ripetizione delle parole (sia quelle corrette che, specialmente, quelle "sbagliate").

Con il menu Strumenti/Studio Focalizzato è possibile presentare solo le schede che contengono una particolare etichetta: questa è una funzione molto importante in quanto spesso i mazzi contengono un gran numero di schede, mentre magari siamo solo interessati un sottoinsieme delle stesse. Nel caso del mazzo "newHSK1-4" ad esempio, inserendo l'etichetta HSK#1 verranno solo presentate le schede relative al livello 1 dell' HSK, rimuovendo le altre.

Creare nuovi mazzi è molto semplice: basta preparare un file nel quale ciascuna riga corrisponde ad una nuova scheda secondo lo schema

Domanda1 (TAB) Risposta1
Domanda2 (TAB) Risposta2

in altre parole in ogni riga il fronte e il retro della scheda sono separati da una tabulazione (il tasto TAB in alto a sinistra nella tastiera): basta qundi inserire le parole da presentare allo studente, si mette poi un TAB e di seguito quanto deve essere visualizzato come risposta "corretta". Il file viene importato selezionando il menuo File/Importa. Sto creando con questo metodo un mazzo con delle semplici frasi in italiano da tradurre: si tratta di un copia/incolla di frasi cinesi tratte dal sito dei chinesepod.com (e quindi grammaticalmente corrette) alle quali ho associato la traduzione in italiano: in questo modo ho ottenuto una serie di frasi per le quali sono certo della relativa traduzione, in modo da poter sviluppare le mie modestissime capacità di creazione di frasi complete.

Diversi siti di studio del cinese permettono di esportare la lista personale dei vocaboli nel formato Anki: in questo modo ad esempio, posso importare facilmente in Anki le parole che sto studiando nel sito chinesepod.com, per uno studio "personalizzato" anche quando non sono online.

Giudizio complessivo: 85/100.

Strumenti 3 – Scrittura

L’apprendimento dei caratteri cinesi è un elemento centrale del percorso dei SinoNauti: questo aspetto è particolarmente delicato in quanto non basta solo sapere disegnare i caratteri, ma occorre anche seguire un preciso ordine nei tratti e rispettare proporzioni e direzione dei tratti.

La mia scelta è quella di procedere utilizzando tre forme di scrittura:

  • la mia inseparabile matita, su una coppia di quaderni (chiamiamoli brutta copia e bella copia se vogliamo)
  • scrittura su PC (supportato da programma)
  • scrittura su iPad (aiutata da una penna resistiva)

Sia nel libro di testo da me selezionato che nella maggior parte dei siti è facile trovare l’ordine da seguire per il disegno dei caratteri: ho scoperto che mi occorre scrivere ogni nuovo carattere almeno 15/20 volte prima di riuscire a memorizzarlo (anche se non in modo corretto).

Lato PC il sito Skritter (www.skritter.com) contiene probabilmente uno dei più completi supporti informatici per la scrittura: il problema è che costa 9$/mese, un po’ troppo per i miei gusti. Fortunatamente il mio abbonamento su ChinesePod.com include una versione ridotta di Skritter: non ha tutte le feature avanzate del programma ma contiene quanto realmente mi serve, ovvero quella che definisco la scrittura “coaudiuvata”

In poche parole se il tratto che sto disegnando 1) è in una posizione sufficientemente corretta 2) è stato disegnato nell’ordine giusto e 3) nella giusta direzione, allora Skritter lo disegna in modo “artistico” nella posizione perfetta.

Skritter mette a disposizione una pagina (http://beta.skritter.cn/scratchpad) nella quale è possibile fare il copia-incolla di una parola (solo in caratteri cinesi) e poi strudiarne la scrittura. Non è purtroppo possibile salvare i propri dizionari ma nonostante questo si tratta di un validissimo supporto allo studio.

Ora, scrivere con il mouse i caratteri cinesi è per me un orrore: il mouse non è mai abbastanza preciso e non permette un reale apprendimento; di contro la scrittura coaudiovata è molto efficace per apprendere i nuovi caratteri, e quindi ecco la mia ricetta per imparare la scrittura cinese:

  • Scrivere il nuovo carattere con Skritter (o altro sistema informatizzato) un paio di volte, facendo attenzione all’ordine e direzione
  • Passare alla scrittura su carta una volta compresi i fondamentali del carattere
  • Ripetere la scrittura su carta almeno 15/20 volte

La curva di apprendimento è (anche per la mia età probabilmente) abbastanza ripida e quindi devo ripetere spesso alcuni caratteri che non vogliono rimanere impressi. Dopo un paio di settimane ho però iniziato a riconoscere dei tratti che si ripetono nei vari caratteri (si tratta di radicali veri e propri come ho scoperto) e quindi l’apprendimento a volte risulta + semplice. Spero che dopo aver assimilato un centiaio di caratteri la curva diventi meno ripida.

Per quanto riguarda l’uso dell iPad, ne riparleremo in un prossimo articolo: ci sono difatti moltissime App disponibili e ne ho provate almeno una dozzina; posso anticipare che l’uso del tablet è accessorio rispetto al metodo qui sopra esposto, ma permette di ripassare  velocemente la scrittura anche quando il PC non è disponibile.

Conclusione: procuratevi un buon set di matite e un paio di quaderni e preparatevi ad passare un bel po’ di tempo su questi antichi strumenti.

Devo però ammettere che i caratteri cinesi sono spesso molto “belli” e la continua riscrittura di questi piccoli intrecci di segni diventa quasi un passatempo Zen, simile ai mini-giardini di sabbia Zen che qualcuno usa per “perdersi” qualche minuto, scaricando il nostro povero cervello dagli stress quotidiani.

Strumenti 2 – Podcast

Strumenti 2 – Podcast

I podcast rappresentano uno strumento eccellente per apprendere le tonalità della lingua cinese (molto più importanti in cinese di quanto lo siano in italiano). La mia strategia è quella di ascoltare un podcast al mattino andando al lavoro e uno tornando dal lavoro, con una possibile opzione anche in pausa pranzo: se il podcast mattutino era particolarmente ostico lo ripeto alla sera. L’idea è di ritagliare almeno 30 minuti ogni giorno nei quali ascoltare un po’ di dialoghi in cinese, seguendo l’approccio Cartesiano del “Ripetere in continuazione”.

In questo momento sto utilizzando i podcast che si trovano sul sito

http://chinesepod.com/

Ho scelto questo sito in quanto è strutturato a livelli progressivi (attualmente=Newbie!) e contiene molto materiale a supporto. Il metodo scelto (al livello Newbie almeno) è quello di proporre un dialogo tre volte, tradurre ciascuna frase e poi approfondire l’analisi per parole o gruppi di parole.
Per ciascuna “lezione” (orientata ad un particolare tema) sono presenti

  • la lezione completa in MP3
  • i soli dialoghi (sempre MP3)
  • La trascrizione dei testi (PDF)
  • Il vocabolario
  • Alcuni approfondimenti grammaticali e/o vocaboli collegati al tema
  • Un test che utilizza buona parte del materiale visto

L’ascolto del dialogo seguito dall’analisi su “carta” dei vocaboli è molto efficiente, e aiuta a “fissare” i vari termini. Il vocabolario permette di tenere traccia delle parole incontrate, permettendone poi la scrittura mediante un plugin di Skritter (maggiori info su questo tema in prossimo articolo).

Unica nota negativa è il fatto che il servizio è a pagamento: si parte da 29$/mese con soluzioni a 3/6/12 mesi che permettono un po’ di risparmio; non è economico ma è in linea con quanto chiesto dalla maggior parte dei siti simili. Non ho la pazienza né il tempo di verifcare *tutti* i siti per cui per il momento mi accontento di ChinesePod: i contenuti sono molto vari, la pronuncia è molto chiara – caldamente consigliato.